Anziché un orologio come ai suoi fratelli, per la prima comunione il nonno regala a Maria una Polaroid: lei è affascinata dallo spazio intorno e sogna di diventare architetto da grande, di andare a vivere in città e indossare “scarpe violette magari tutti i giorni per andare in giro, a godersi la bellezza, profumando di buono”. E anche se suo padre le ha detto che “i sogni non si realizzano mai”, Maria ce la fa: si laurea, va ad abitare a Ferrara, lavora a Bologna nello studio di un importante architetto, frequenta i convegni di bioarchitettura e le mostre dei fotografi che tanto ama, insomma ha la vita che ha sempre desiderato. Eppure, ogni venerdí torna nel Delta del Po, quel mondo paludoso che avrebbe preferito dimenticare se Luca, l’uomo che ama con un’intensità febbrile, non fosse stato cosí legato a quella terra. Lui è criptico, ambiguo, manipolatore, alterna sprezzo a dolcezza. E quando la lascia, è come se un’onda di piena si rovesciasse sotto quegli “immensi cieli color cicoria”.
Germana Urbani, nel suo romanzo d’esordio, si immerge con spietatezza nelle pieghe piú intime della mente di una donna e nelle contraddizioni che spezzano i rapporti umani, scova il nodo che può legare l’amore piú ingenuo e il dolore piú accecante, sfuma i confini opachi tra passione e follia. Fotografia dai colori annebbiati di un Polesine ancora segnato nel territorio e nelle storie familiari dal ricordo della grande alluvione del ’51, Chi se non noi rapisce, disorienta e costringe a fare i conti con le proprie pulsioni piú oscure.
La maison d'édition :
Nottetempo, fondata nel 2002 da Ginevra Bompiani, Roberta Einaudi e Andrea Gessner, è una casa editrice indipendente che orienta la propria ricerca verso gli spazi critici. Senza badare a connotazioni geografiche o temporali, pubblica saggi, opere di narrativa e poesia, e in tutti gli ambiti si propone di dare voce…