Il cuore è un cane senza nome (2017)

Giuseppe Zucco

Un uomo viene lasciato dalla donna che ama. All’inizio sembra prenderla bene, va al lavoro, esce con gli amici, continua la sua vita come nulla fosse. Poi una mattina scopre di guaire. Un guaito gli sfugge incontrollabile dalle labbra e prende a seguirlo ovunque, ogni volta che il ricordo di lei torna a fargli visita.

Straziato per l’abbandono e timoroso di mostrare in pubblico quella debolezza, l’uomo si isola sempre di più, ma anche così non sfugge al suo destino. Una notte, sfinito e al colmo della disperazione, si trasforma in un cane, e con quel corpo nuovo lascia la sua casa e si avventura in territori sconosciuti. L’uomo che guaisce, il cane senza nome, inizia un viaggio vertiginoso e struggente alla ricerca della donna. Scoprirà così che l’amore non è solo un sentimento, una forza oscura, un campo magnetico dentro il quale le cose più sorprendenti accadono, ma è un mondo intero, tenero e terribile insieme. Con Il cuore è un cane senza nome Giuseppe Zucco conferma e reinventa un verso di Emily Dickinson, «che l’amore è tutto quanto c’è», raccontando una storia indimenticabile con una scrittura calda, luminosa e delicata.

A propos de l'auteur :

Giuseppe Zucco :

Giuseppe Zucco (1981) lavora alla Rai. Ha esordito con un racconto nell’antologia L’età della febbre (minimum fax, 2015) e ha pubblicato una raccolta di racconti, Tutti bambini (Egg Edizioni, 2016).

La maison d'édition :

Minimum Fax :

Il nome minimum fax appare per la prima volta nel 1993 su una rivista letteraria. Nel 1994 i primi libri, i Segreti d'autore di Luigi Amendola e Scrivere è un tic di Francesco Piccolo, e altri a venire sul mestiere dello scrittore e su tutto ciò che sta attorno ai processi della scrittura: lavoro tuttora in corso,…

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  • Leggere insieme
    26 janvier 2018

    Narrazione allucinata di una persona colpita da un disturbo delirante. Il contesto spazio-temporale non è definito. I personaggi sono opachi, dai tratti appena abbozzati e tutti senza nome. Lo spunto iniziale, che ricorda le Metamorfosi di Kafka e fa ben sperare, perde poi di interesse a causa della narrazione sconclusionata. Peccato! .